The Wilier Journal [IT] - Un raccoglitore di storie e di emozioni.

Chasing Horizons

Scritto da Wilier | 26-feb-2025 9.50.02

“Ciao sono Wiebke, e 14 mesi fa ho lasciato casa per cominciare la più grande avventura della mia vita.” 

Se hai seguito l’incredibile viaggio di Wiebke verso Capo di Buona Speranza, questa è una frase che sicuramente ti è familiare. 

Immagina di partire da casa, senza una data di ritorno certa, e di non sapere chi sarai quando tornerai. Perché certi viaggi hanno il potere di trasformarti, di svelarti nuovi orizzonti e di farti scoprire lati di te che non conoscevi. 

Cosa spinge una persona a lasciare la comodità di casa per affrontare oltre 20.000 chilometri, attraversando 22 paesi in 14 mesi in bicicletta? La storia di Wiebke è la testimonianza di una sete insaziabile di scoperta, di un desiderio di spingersi oltre, un orizzonte dopo l’altro. 

Per Wiebke, l’obiettivo non era stabilire un record, ma esplorare il mondo: "Il viaggio è la destinazione", continua a ripetere in ogni intervista. 

Questo viaggio è stata un'esperienza che l’ha profondamente trasformata. Un viaggio fatto di sfide, di momenti difficili, di contrasti culturali, di grandi metropoli e villaggi sperduti nel cuore dell’Africa.  
 
Un viaggio di orizzonti da inseguire 

Raggiungere il Capo di Buona Speranza è stato come coronare un sogno, qualcosa che Wiebke porterà sempre nel cuore per sempre. 

Il traguardo dei 15.000 chilometri nel sud del Congo è diventato un punto di svolta,” racconta, "Mi sentivo vuota ed ero incerta se continuare. Dopo 10 giorni di riposo e riflessione, ho riscoperto la mia motivazione e ho proseguito gli ultimi 5.000 chilometri. Il tratto finale attraverso Angola, Namibia e Sudafrica ha portato nuova energia. Paesaggi spettacolari, fauna selvatica e il sostegno di amici che si sono uniti lungo il percorso hanno aggiunto gioia agli ultimi capitoli. Gli ultimi 100 chilometri fino al Capo di Buona Speranza sono volati via". 

L'esperienza di Wiebke evidenzia l'importanza di viaggiare con rispetto verso l'ambiente e le culture locali, promuovendo un turismo responsabile e sostenibile. Questo approccio non solo arricchisce il viaggiatore, ma contribuisce anche preservare e valorizzare il patrimonio umano e naturale dei luoghi visitati. 

Quando ho raggiunto Wiebke al telefono le ho chiesto come ci si prepara per una avventura di questa portata.  

"Non sei mai veramente pronto. L'importante è partire." 

Ed è così che è andata. In sella alla sua Wilier Adlar, carica di tutto il necessario, Wiebke ha pedalato attraverso continenti, abbracciando le sfide del viaggio, la gentilezza degli sconosciuti e la maestosità della natura. Arrivata a Città del Capo, ha portato nel cuore un mondo di storie e un sogno realizzato. 

La voglia di Wiebke per l’esplorazione è forte però quanto quella che la lega alla sua famiglia. 
 
Il piano era quello di tornare prima di Natale, per stare con la mia famiglia, dai miei fratelli e sorelle, dai miei nipoti”.  

Wiebke non si sottrae alla vita, ma la insegue su due ruote, assetata di avventura. Le sue radici sono salde a Friburgo, ma la sua voglia di esplorare la porterà sempre a inseguire nuovi orizzonti.  
 
Dati, fatti e cifre:

Distanza: 20.150  
Bicicletta: Wilier Adlar custom built  
Peso di bicicletta, bagagli, cibo e bevande: circa 30 kg circa 
Chilometri Dislivello: 136.000 metri  
Paesi attraversati: 22  
Giorni in viaggio: 430  
Giorni di pedalata: 283  
Giorni di riposo/malattia/organizzazione: 147  
Tempo totale di pedalata: 1152 ore  
Tempo medio di pedalata al giorno: 4 ore  
Km medi al giorno: 71  
Distanza percorsa con autobus/autostop: circa 1000 km