Una giornata in gravel bike per Giulia Candiago – ex nazionale italiana di sci alpino, commentatrice televisiva e coordinatrice della comunicazione della FIS – è un’occasione unica per scoprire nuovi percorsi, perché il Veneto – dove Giulia è nata – è colmo di Mondi Piccoli* e molti di questi sono estremamente suggestivi.
In provincia di Treviso se ne trova uno che sfiora da una parte la memoria di Robert Browing ed Eleonora Duse e dall’altra quella di Antonio Canova. Questa fetta di territorio della Marca Gioiosa è attraversata da un percorso ecologico creato nel 2012: I Sentieri degli Ezzelini.
I tre artisti ne sono quasi i padri nobili e i loro luoghi d’appartenenza ne disegnano l’estensione geografica per quanto riguarda la parte settentrionale: da Asolo sin quasi a Possagno.In realtà, però, la sigla che identifica i Sentieri degli Ezzelini è “lungo il Muson e il Lastego”, che sono due corsi d’acqua che scendono dal Massiccio del Grappa e che ne definiscono in modo netto la naturalità. I comuni che delimitano la parte nord dei Sentieri sono inclusi in un raggruppamento amministrativo – Pieve del Grappa – ma i loro nomi sono familiari agli amanti della bicicletta da corsa: Paderno del Grappa e Crespano del Grappa.
Là la presenza dei ciclisti è ormai connaturata col paesaggio: è praticamente impossibile scattare una foto del Tempio Canoviano di Possagno senza che l’inquadratura immortali un amatore che ha appena pedalato l’erta del tempio e che, piede a terra, si sta ristorando. Ma, proprio accanto ai classici tragitti così tanto frequentati dai ciclisti su strada, si snodano anche tutti quei percorsi che innervano i Sentieri degli Ezzelini e che, proprio per la loro natura mista, prediligono l’uso della gravel bike.Giulia Candiago ha seguito questa vocazione ed è stata protagonista d’una giornata su percorsi misti, molto inclini allo sterrato, scegliendo come compagna di viaggio una Jena Hybrid, la bicicletta gravel in carbonio con un leggero sistema di assistenza che ne elettrifica la pedalata. La scelta della gravel bike elettrica è nata dall’esigenza di trascorrere l’estate all’insegna della rigenerazione – cioè della pratica costante dell’attività fisica senza portare l’organismo a soglie stressanti – e dalla consapevolezza che i tessuti muscolari maggiormente utilizzati nel ciclismo sono differenti da quelli utilizzati negli sport di cui Giulia è testimonial e perciò maggiormente affaticabili.
Tutto ciò per evitare che la piacevolezza d’una giornata passata in un territorio così rivalutato dalla creazione dei Sentieri potesse essere appesantita da uno sforzo fisico eccessivo. D’altro canto, questa è la ratio d’una bicicletta ibrida e, in particolare, della Jena Hybrid: eliminare quegli attriti che talvolta rendono troppo faticose le escursioni in bicicletta, in modo da apprezzare appieno il contatto con la natura e con i paesaggi che i percorsi come i Sentieri degli Ezzelini garantiscono.
* Il riferimento è al Mondo Piccolo di Giovanni Guareschi, scrittore parmigiano e creatore dell’epopea di Don Camillo e Peppone.