Per il cicloamatore e il cicloturista la strada che va da Como a Bergamo è paesaggisticamente perfetta.
Sfiora i laghi di Alserio, di Pusiano, di Annone e di Garlate. Nonché, se si vuole gustare un po’ della meraviglia del Lago di Como, una possibile variazione sul tragitto consente di risalirlo fino a Nesso, per poi abbandonarlo e inoltrarsi lungo la Via del Tivano che conduce a un luogo ciclisticamente molto famoso: la Colma di Sormano.
È sulla Colma di Sormano che, sia il cicloamatore che il cicloturista, respirano forte il sentore del Giro di Lombardia, anche se la 115esima edizione non la include nel percorso. Così come non include altre strade che hanno un forte impatto paesaggistico.
Perché la Lombardia è così. È una straordinaria e inesauribile possibilità di percorsi ciclistici per ogni desiderio degli appassionati.Ma il 9 ottobre 2021 è un giorno importante, perché Il Lombardia 2021 torna a occupare il posto che gli compete nel calendario internazionale: in autunno, per continuare a essere la “Classica delle Foglie Morte”. Perciò il percorso di quest’anno è una sorta di rigenerazione della leggenda e l’organizzazione, tra le centinaia di splendidi percorsi possibili tra Como e Bergamo, ha potuto sceglierne soltanto uno, ma che prevede 4500 metri di dislivello.
In questa edizione la grande storia del ciclismo continua a essere mantenuta grazie al passaggio accanto al Santuario della Madonna del Ghisallo, un luogo irrinunciabile per chi ama davvero la bicicletta. Così come è irrinunciabile la discesa verso Bellaggio, per un nuovo, spettacolare contatto col Lago di Como.Poi il tracciato è un’ininterrotta escursione tra i saliscendi delle Prealpi Orobiche, le cui più ardue difficoltà sono previste durante l’ascesa verso Roncola Alta, nella prima metà della corsa, e verso il Passo di Ganda, che rappresenta l’ultima asperità prima della veloce discesa verso Bergamo.Tra l’una e l’altra, per completare il quadro d’un Giro di Lombardia particolarmente impegnativo, i corridori dovranno affrontare la lunga salita di ventiquattro chilometri che da San Pellegrino Terme porta ai 1257 metri di Zambla Alta.
È la natura stessa della Lombardia che permette agli organizzatori una così ampia possibilità di scelta di percorsi: perché è un’ininterrotta catena di panorami ciclistici che si aprono a ogni bivio. Tanto che verrebbe da compiangere un poco i professionisti che, nella loro necessaria trance agonistica, non possono godere dei colpi d’occhio de Il Lombardia 2021.
Che, alla fine, a ben guardare, è solo uno dei tanti gustosi giri in bicicletta che la Lombardia custodisce e rende disponibili a chiunque.