Il 1948: l’anno di Magni e del rosso ramato.

    C’è stato un tempo in cui nel ciclismo le biciclette erano tutto.

    Erano sia le macchine su cui i corridori pedalavano, sia le squadre che pagavano loro gli stipendi. Soprattutto al Giro d’Italia il legame era indissolubile, perché al Tour de France si correva per squadre nazionali e l’identificazione non era così immediata.

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    Al Giro c’erano combinazioni leggendarie che conoscevano anche i bambini: Gino Bartali e Legnano e, agli antipodi, Fausto Coppi e Bianchi. Si poteva dire che, in Italia, tutto il mondo era racchiuso tra quei due corridori e quelle due marche.

    Tutto rimase intoccato sino all’inizio di giugno del 1948 quando, improvvisamente, i clienti entrarono nei negozi e presero ad acquistare freneticamente biciclette Wilier Triestina.
    Era accaduto che un corridore toscano come Bartali, ma molto diverso da Lui, aveva fatto irruzione nel mondo del ciclismo ed era diventato Il Terzo Uomo.

    Fiorenzo Magni.

    Ma Wilier Triestina non era solo Fiorenzo Magni, era una squadra perfetta.

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    Durante la tappa decisiva del Giro del 1948, erano tre i corridori della Wilier Triestina nel gruppetto di cinque uomini lanciati lungo la Valsugana coll’ intento di contenere il più possibile il distacco dall’uomo in fuga, Fausto Coppi, e, al contempo, di ampliare il margine dalla maglia rosa provvisoria, Ezio Cecchi.

    E’ facile immaginarli vestiti di rosso ramato e alabarda alternarsi con precisione al comando per fabbricare una memorabile vittoria al Giro d’Italia.

    Arrivarono a Trento terzo, quarto e quinto.

    Giordano Cottur, Giulio Bresci e Fiorenzo Magni.

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    La classifica generale a Milano, poi, era colma di rosso ramato.

    Primo, Fiorenzo Magni.
    Terzo, Giordano Cottur.
    Settimo, Giulio Bresci.
    Decimo, Alfredo Martini.

    L’anno dopo e l’anno dopo ancora Magni transitò per primo anche sul traguardo di Wetteren, l’arrivo del Giro delle Fiandre, e anche in Belgio la gente prese a entrare nei negozi e ad acquistare la prodigiosa bicicletta italiana dal colore inimitabile.

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