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1997 : Marco Pantani e una Wilier Triestina gialla e blu

Scritto da Wilier | 15-mag-2020 14.10.00

E’ un gatto bianco spaventato che attraversa la strada al gruppo mentre scende dal Valico di Chiunzi in direzione di Maiori.

Cade Zaina e insieme a lui altri quattro corridori.

Tra chi finisce sull’asfalto c’è pure Marco Pantani che da quella stagione, il 1997, è l’uomo simbolo della Mercatone Uno.

E’ immediatamente chiaro che il suo Giro d’Italia finisce su quella strada, durante l’ottava tappa, nonostante i compagni riescano a scortarlo sino all’arrivo di Cava dei Tirreni.

La malasorte è ancora lì a perseguitarlo, ancora una volta in discesa, come a Pino Torinese venti mesi prima. La Mercatone Uno porta a termine il Giro per onor di firma piazzando Stefano Garzelli al nono posto della classifica generale, ma non era certo per un nono posto che la squadra era stata creata.

Tra la fine del Giro d’Italia e l’inizio del Tour de France ci sono ventotto giorni a disposizione per recuperare la forma.

Il 14 luglio, dopo Col de Soulor, Tourmalet, Aspin, a Loudenvieille – in mezzo ai Pirenei – Marco Pantani giunge terzo sul traguardo.

Il 15 luglio, ad Andorra Arcalis, arriva secondo, appaiato a Richard Virenque, staccato di un minuto e quindici dal vincitore, Jan Ullrich, e si colloca al quinto posto della classifica generale.

Il 19 luglio Marco Pantani vince sull’Alpe d’Huez, battendo il record della salita.

Il 21 luglio rivince a Morzine.

Il 27 luglio il Tour de France si conclude sugli Champs Elysées e sul podio, sotto all’Arco di Trionfo, Pantani sale sul terzo gradino, dietro a Ullrich e Virenque.

La malasorte di Maiori è mutata in una cavalcata prodigiosa, che si rivelerà un preludio.

Insieme a lui, sulle strade del 1997, sull’Alpe d’Huez, a Morzine e a Parigi, ma pure sull’asfalto della Costiera Amalfitana – nella buona e nella cattiva sorte – una bicicletta gialla rossa e blu con impresso il marchio Wilier Triestina.