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In bici da corsa e gravel a Città del Capo

Scritto da Wilier | 23-mar-2022 16.39.00

Città del Capo, a dir la verità, non è esattamente il luogo dove s’incontrano l’Oceano Atlantico e l’Oceano Indiano. Questo accade un centinaio di chilometri più a sud est, sul Capo Agulhas, all’interno della zona protetta dell’Agulhas National Park.

Già questa precisazione potrebbe solleticare lo spirito dell’esploratore in bicicletta che giunge a Città del Capo e indurlo – prima delle avventure lungo le piste di terra battuta del Sudafrica o, ancora più a nord, della Namibia – a sperimentare le strade che lo condurranno nel punto esatto in cui le correnti dei due oceani si mescolano.

Se tuttavia si ha poco tempo a disposizione perché è imminente il trasferimento verso mete di escursione ciclistica più o meno lontane (la Robertson Wine Valley o il Richtersveld Transfrontier Park appena oltre il confine namibiano) anche una città di quattro milioni di abitanti offre opportunità di percorsi che soddisfano sia i desideri di avventura che quelli paesaggistici.
L’avventura in bicicletta gravel a Città del Capo è a portata di mano ed è legata ai sentieri che si snodano tra la Table Mountain e i rilievi della Signal Hill e della Lion’s Head. È una sensazione davvero strana affrontare sentieri scoscesi in bicicletta senza perdere mai di vista una così grande città e l’Oceano Atlantico.

Pedalando è altrettanto sorprendente scoprire che, per esempio, la Table Mountain è una sorta di riserva naturale, con particolarissime specie di piante e con la possibilità d’incontrare animali in libertà che inducono immediatamente il pensiero alla wilderness africana.Ma oltre al gravel, all’avventura e ai sentieri che dominano la città, le lingue d’asfalto che vanno a nord e a sud di Città del Capo offrono scorci di rara suggestione anche per lo stradista. Chi predilige la bici da corsa avrà la possibilità di pedalare su percorsi che incontrano paesaggi che impongono una sosta per ammirarli appieno, mentre chi ama le strade ricche di saliscendi potrà affrontare gli strappi in salita godendo della vista dell’Oceano che addolcirà lo sforzo dell’ascesa.

Vicino a Città del Capo, la strada s’inoltra spesso in riserve naturali, facendo comprendere al ciclista che prima o poi dovrà attendersi la Grande Africa Selvaggia del Dottor David Livingstone e di Sir Henry Stanley, anche se tutto intorno appare simile a una grande città europea.Ma, d’altro canto, Città del Capo è stata il punto di partenza dell’attraversamento africano del giro del mondo in bicicletta diCaroline Soubayroux e di David Ferguson e il reportage del loro viaggio spiega meglio di ogni altra cosa l’incredibile avventura che attende chi affronta l’Africa partendo proprio dalla Città del Capo di Buona Speranza.