Simone Avondetto è campione del mondo XCO Under 23. Il circuito francese di Les Gets l’ha consacrato come il più forte giovane biker al mondo, dopo neppure due mesi dalla conquista del titolo europeo. È festa grande nel team Wilier – Pirelli.
A Les Gets è accaduto quello che molti speravano, ma non avevano il coraggio di affermare in pubblico. “Sì. Simone Avondetto ha tutte le carte in regola per diventare campione del mondo XCO Under 23”.Soprattutto nel team Wilier – Pirelli l’attesa era spasmodica, nonostante la lista dei partecipanti alla kermesse mondiale includesse atleti che sfioravano l’imbattibilità: un po’ per i risultati ottenuti durante la Coppa del Mondo, un po’ perché s’erano lungamente allenati sul circuito francese, così da conoscerne alla perfezione i tratti più tecnici.
Ciò nonostante, all’inizio della penultima tornata, Simone ha percepito il netto rallentamento del battistrada e grande favorito della gara: il cileno Vidaurre. Rapidamente ha colmato il distacco e imposto subito un ritmo più severo, che ha sfiancato i migliori e gli ha permesso di percorrere i tre chilometri e trecento metri dell’ultimo giro in completa solitudine, così come fanno i campioni in stato di grazia.
Mirko Celestino, il commissario tecnico della nazionale italiana, è raggiante.
“Erano troppi anni che mancava una medaglia d’oro nel cross-country e la desideravo con tutte le forze. Giada Specia è stata bravissima nella sua gara, ma ci è sfuggito il podio. Ho visto sin dalla bagarre iniziale che Simone non aveva alcun timore e anche quando Vidaurre ha imposto la sua andatura non mi sono perso d’animo, perché conosco l’intelligenza tattica del nostro ragazzo. Vederlo passare tutto solo all’inizio dell’ultimo giro e poi sotto al traguardo finale, beh, è stato un incredibile crescere di emozioni”.Simone Avondetto, dal canto suo, mostra felice la medaglia d’oro.
“Non pensavo finisse così. All’inizio è stata durissima farsi largo alla partenza. Così come è stato duro cercare di tenere il ritmo di Vidaurre, che non pareva accusare la fatica. Ho perso un po’ di terreno nella prima parte di corsa, ma ho cercato di stare tranquillo e ragionare. Poi l’ho visto cedere un poco e sono tornato sotto. Quando ho forzato l’andatura non ha risposto al cambio di ritmo e così mi sono ritrovato solo. Davvero una solitudine beata”.
Ora sulla maglia iridata campeggerà il nome del team Wilier Triestina – Pirelli e si potrà affermare senza troppi imbarazzi che URTA SLR è la bicicletta che ha accompagnato Simone Avondetto, oltre che alla conquista del titolo italiano ed europeo, alla vittoria del campionato del mondo XCO Under 23.
Il 2022 è e sarà davvero una stagione indimenticabile.