La mountain bike non ha solo un paradiso. Ne ha diversi e, per sua natura, riesce persino a inventarli.
Per esempio Canyonlands nello Utah e le Miniere di Monte Calamita a Capoliveri, sono delle scintillanti invenzioni che sono diventate luoghi paradisiaci per l’off road in bicicletta.
L’anello della BMW Sud Tirol Hero Dolomites (Sella Ronda Hero), invece, non ha la scossa dell’invenzione, perché il percorso sembra essere nato apposta perché sia possibile ammirare molto più da vicino, senza ricorrere a veicoli a motore, conformazioni meravigliose come Le Odle, il Gruppo del Puez, il Piz Boè, le Torri di Sella e, perché no, il Sassolungo.
Nell’uno e nell’altro caso, però, ciò che appare indiscutibilmente chiaro è che esistono luoghi al mondo che sono inattaccabili persino dalle automobili a quattro ruote motrici e che, per ironia della sorte, i ciclisti e le biciclette riescono in qualche modo a conquistare.È questa la ragione per cui la BMW Sud Tirol Hero Dolomites sottolinea con forza la parola “Hero”. Perché il suggestivo desiderio di vedere così da vicino gli splendori naturali di Val Gardena, Val Pusteria e Val di Fassa è senza dubbio supportato da una solida componente di eroismo di chi – sono stati più di tremila – per esaudirlo ha pedalato da amatore su una mountain bike per ottantasei chilometri, coprendo un dislivello accidentato di 4.500 metri.Ottantasei chilometri di una lunga colonna di mountain bikers che hanno conquistato il Dantercepies Pass, il Campolongo, il Pordoi e il Duron Pass e che hanno formato la spina dorsale d’una gara che ha visto la partecipazione dei migliori specialisti – femminili e maschili – dell’off-road.
Perciò anche nel 2021 la Sella Ronda ha conservato il suo ruolo di catalizzatore per ogni amante dell’off road, mantenendo intatto lo slogan che, da sempre, le viene attribuito “la maratona di mountain bike più dura al mondo”.
Per quest’ultimo motivo il percorso della BMW Sud Tirol Hero Dolomites 2021 è stato anche il banco di prova più prestigioso della nuova Urta SLR che ha confermato la grande affidabilità dei test effettuati sul Monte Calamita e che ha trovato nelle prestazioni dei giovani Nicola Taffarel e Lorenzo Trincheri il miglior viatico.
Il primo posto di Nicola e il sesto di Lorenzo nella gara dei sessanta chilometri è un’importante proiezione nel futuro per il team Wilier 7C Force, tenuto conto che questi risultati sono stati conseguiti in uno dei conclamati paradisi della mountain bike.
Insomma, il migliore degli auspici.