Mancano solo l’Aubisque e l’Aspin perché il Tour 2021 percorra tutta la strada dei valichi pirenaici leggendari. Sono colli davvero importanti perché insieme al Tourmalet e al Peyresourde – presenti anche in questa edizione – hanno sorvegliato il Tour de France già dal 1910.
Però i Pirenei, nonostante queste due assenze, non perdono il loro fascino e neppure la loro forza più che secolare. Non a caso spetterà al Port d’Envalira – dentro i confini d’Andorra – la corona del Souvenir Henry Desgrange, il valico più alto del Tour de France 2021.
Il Port d’Envalira ha due anime: una paesaggistica e una ciclistica.
La strada che sale al valico da ciascuno dei due versanti (il Tour del 2021 lo percorrerà dal Puymorens e da Pas de La Case) è una sorta di strada panoramica sui Pirenei, che tornante dopo tornante, offre scorci sempre più spettacolari sul Pic Carlit e sul Pic de Coma Pedrosa, allargando mano a mano l’orizzonte sul Parco Nazionale degli Alti Pirenei.
L’anima ciclistica, invece, racconta della celebre crisi di Jacques Anquetil nell’ascesa ai 2408 metri del valico durante il Tour 1964. Il momentaneo crollo fu provocato da una eccessiva libagione delle celebri costolette d’agnello pirenaico la sera prima della tappa, che, nonostante il trascorrere del tempo, rappresentano ancora un must gastronomico per chi affronta i Pirenei con spirito cicloturistico.Ma il Tour de France 2021, a prescindere dal Port d’Envalira, ha stabilito che siano questi monti il vero scenario della battaglia della Grande Boucle. Dalla splendida Carcassonne, imprescindibile in un tour cicloturistico nel Sud della Francia, inizierà la grande traversata dei Pirenei che durerà cinque tappe.
I due arrivi più importanti saranno al termine della ripida e vorticosa ascesa al Col du Portet, sopra Saint-Lary-Soulan, e a Luz Ardiden, l’ultimo arrivo in salita del Tour de France, che si affronterà immediatamente dopo aver valicato sua maestà il Col du Tourmalet (Souvenir Jacques Goddet).
Questo grande inchino ai Pirenei è un sentito omaggio alla regione che forse ha mescolato di più la storia con il ciclismo. Le memorabili imprese di Ottavio Bottecchia si amalgamano con facilità, a Carcassonne, all’Occitania e alla Crociata Albigese.
Sulla strada verso il Toumalet s’incontra prima la religiosità di Lourdes e poi la santità ciclistica di Sainte Marie de Campan, dove Eugene Christophe riparò eroicamente la sua bicicletta durante il Tour del 1913.
Infine Mourenx, dove il Tour 2021 abbandonerà i Pirenei dirigendosi a nord verso la Gironda, è inestricabilmente legata alla più grande impresa di Merckx alla Grande Boucle ed è al contempo la miglior località per intraprendere il lungo sentiero di Roncisvalle.
Insomma, se davvero esiste l’Eden per chi ama sia la bicicletta che la cultura, ci sono ottime probabilità che si trovi proprio qui. Sui Pirenei.