Vincere è sempre bello, ma imporsi in competizioni di grandissimo prestigio offre una particolare gratificazione. È per questo che c’è tanta soddisfazione in casa Wilier – Pirelli.
La vittoria e il terzo posto nella sesta tappa dell’Absa Cape Epic 2022 sono un risultato di grande valore, tenuto conto del modo in cui viene comunemente chiamata la corsa sudafricana: il Tour de France della MTB. Ma anche all’interno del Tour de France ci sono arrivi più prestigiosi di altri: quelli delle tappe legate ai luoghi più importanti della cultura della corsa francese. Lo stesso criterio vale per la Cape Epic.
La sesta tappa, con partenza e arrivo a Stellenbosch, era senza dubbio significativa per l’edizione 2022. Stellenbosch è una sorta di luogo di culto per il ciclismo del Sud Africa, non a caso è sede della prestigiosa Stellenbosch Academy of Sport, il centro di allenamento e perfezionamento da dove escono i migliori atleti springboks.
I 76 chilometri previsti nella sesta tappa si arrampicavano su 2700 metri di dislivello positivo per poi precipitare dalle Stellenbosch Mountain, una vera propria palestra per la mountain bike sudafricana. La coppia formata dal campione italiano Fabian Rabensteiner e il campione belga Wout Alleman si è imposta in questa frazione portando l’attacco decisivo sui sentieri della Jonkershoek Natural Reserve, tanto ostici quanto generosi di panorami incantevoli.
Wout Alleman è al tempo stesso incredulo e perfettamente consapevole dell’impresa.
“Sentivamo che potevamo attenderci risultati importanti. La nostra squadra aveva lavorato molto bene e, d’altro canto, il terzo posto di Daniel Geismayr e Cameron Orr nella medesima frazione ha dimostrato quanto il team Wilier-Pirelli sia competitivo. Ma l’Absa Cape Epic è l’Absa Cape Epic e vincerne una tappa è una sorta di miracolo, perché rappresenta l’apice delle gare in mountain bike. Nonostante fossimo in condizioni ottimali, continuo a non credere d’aver vinto”.
Così l’impresa di Stellenbosch è stata il trampolino di lancio per un altrettanto prestigioso risultato in classifica generale: il sesto (Daniel Geismayr e Cameron Orr) e il settimo posto (Fabian Rabensteiner e Wout Alleman) hanno consacrato i Wilier – Pirelli come unica formazione a piazzare due coppie tra i primi 10.
Cameron Orr, esordiente al Tour de France della mountain bike, contempla la classifica finale con la stessa incredulità mescolata a consapevolezza e ripercorre le impressioni di Wout Alleman. “Sapevamo che in Wilier – Pirelli avevamo lavorato tutti bene e che i risultati erano a portata di mano, ma questa è la Cape Epic”. Poi ripete ancora: “Questa è la Cape Epic!”.
Ma l’epopea di Urta SLR non termina tra i primi dieci della gara di mountain bike più prestigiosa al mondo. A corredare l’impresa ci sono i lusinghieri piazzamenti degli atleti del team Wilier 7C Force. Johnny Cattaneo e Nicola Taffarel al termine di sette giorni e di 681 chilometri di durissimo off-road hanno occupato il quindicesimo posto in classifica, mentre Ole Hem e Marco Rebagliati si sono insediati al diciassettesimo posto della generale.Per Wilier Triestina l’edizione 2022 dell’Absa Cape Epic sarà da custodire là dove si conservano le imprese difficili da dimenticare.