Dopo il silenzio, il ritorno di Ivar Slik ad Unbound

    Ci sono cadute che non finiscono con l’impatto.

    Ci sono traumi che non si misurano in lividi o fratture, ma in silenzi, in vuoti della memoria, in paure che si annidano anche quando il corpo sembra guarito.

    Il 21 maggio 2024, la vita di Ivar Slik si è fermata all’improvviso. Un’auto lo travolge. Poi, il buio. Dieci giorni senza ricordi. Il corpo a pezzi, la stagione compromessa, la carriera in bilico. Quando riapre gli occhi, tutto è cambiato. E ripartire non significa semplicemente tornare a pedalare: significa ricostruirsi, dentro e fuori. Con fatica. Con pazienza. Con coraggio.

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    Quella di Ivar non è solo una storia di sport. È una storia di rinascita.
    Una di quelle che non fanno rumore, che non si celebrano con i riflettori, ma si scrivono giorno dopo giorno nel silenzio della determinazione, nell’ostinazione di chi non si arrende, nella fragilità trasformata in forza.

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    Oggi Ivar è tornato in gara. Il suo corpo porta ancora i segni dell’incidente. Ma dentro, è un uomo nuovo. Corre su una bici che si chiama RAVE SLR ID2. “ID2”, come “seconda identità”. Un nome che racconta molto più di una sigla tecnica: racconta un passaggio, una trasformazione. Perché dopo certi momenti non si torna mai uguali. Si torna diversi. Più essenziali. Più consapevoli. Più veri.

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    Ci sono esperienze che ti spezzano — e nel ricomporti ti cambiano. Ti obbligano a guardarti davvero, senza filtri. A scoprire una parte di te che prima non conoscevi.

    Oggi Ivar è ancora un atleta, sì. Ma soprattutto è un uomo che ha attraversato il buio e ne è uscito con una nuova versione di sé.

    Perché quando la vita ti costringe a ricominciare, non si tratta solo di rimettersi in sella. Si tratta di capire che quella nuova identità che hai scoperto — fragile, essenziale, autentica — è forse la versione più vera di te stesso.

    l documentario girato ad Unbound 2025 che racconta questo viaggio è ora online.

    Una testimonianza potente di cosa significa cadere, rialzarsi e diventare qualcuno che non sapevi di poter essere.

     

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