Yevgeniy Fedorov è il nuovo Campione del Mondo U23 su strada. L’ha sentenziato dall’altra parte del mondo il circuito di Wollongong, nel Nuovo Galles del Sud, in Australia.
La consacrazione è ancora più importante perché Yevgeniy ha vinto una corsa massacrante: s’è aggiudicato lo sprint a due dopo 169 chilometri accompagnati da pioggia e vento. Per il clima che gli atleti hanno incontrato s’è trattato quasi d’una classica del Nord: un ricordo di fine estate di una Liegi – Bastogne – Liegi.
Più confortante ancora è il fatto che, per tutti gli osservatori, la vittoria è stata ottenuta grazie all’esperienza dei due anni da professionista che Yevgeniy ha trascorso nell’Astana Qazaqstan Team.
E’ comune l’opinione degli addetti ai lavori: “E’ stato un attacco condotto con intelligenza ed esperienza. Al momento giusto, per mettere in difficoltà chi aveva i maggiori favori del pronostico, ma soprattutto conservando la lucidità per resistere al prevedibile ritorno degli inseguitori che erano comunque corridori di grande valore. Questa una grande dimostrazione di maturità ciclistica e permette di osservare Fedorov sotto una nuova luce. Quella riservata ad Alexey Lutsenko dieci anni fa, quando vinse il campionato del mondo Under 23 a Valkenburg”.
E’ stato entusiasmante l’arrivo in leggerissima salita in Marine Drive con gli inseguitori in rapida rimonta, ma controllati con una certa tranquillità da Yevgeniy che, sulla linea del traguardo, ha potuto sollevarsi, con le braccia alzate, in tutta l’imponenza del suo metro e novanta.
“La partecipazione alla Vuelta A Espana è stata fondamentale per conseguire questo fantastico risultato. Dopo le tre settimane della Vuelta mi sentivo benissimo e perciò ho affrontato il campionato del mondo con grandi speranze, ma conoscevo molto bene il valore dei miei avversari. Alla fine è stata proprio la capacità di resistere a tutte le difficoltà che è necessaria per affrontare ogni giorno una tappa d’un grande giro che m’ha dato la forza di trovare ancora delle energie sull’ultimo rettilineo e, finalmente, vincere”.
Una volta ancora la grande soddisfazione s’è rapidamente diffusa dal Nuovo Galles del Sud a Rossano Veneto. In casa Wilier Triestina.
“E’ una sensazione incredibile vedere una nostra bicicletta accompagnare un atleta sul tetto del mondo, non importa in che specialità. Per quante volte sia accaduto e possa ancora accadere, continua a essere un inaspettato e meraviglioso tuffo al cuore”.