Quali sono i tuoi obiettivi in questo secondo anno da Under 23?
“Posso dire che l’anno scorso è stato un anno di ambientamento nella categoria. È evidente che in questa stagione desidero alzare il livello delle mie prestazioni e mi piacerebbe rimanere stabilmente nella top 10 della Coppa del Mondo. Un obiettivo difficile da raggiungere, ma credo che le prime due o tre tappe chiariranno subito qual è la mia condizione attuale e al contempo a che risultati posso ambire. E vedendo come è andata a Petrópolis non posso certo non essere felice e fiducioso per il futuro. ”
La Coppa Del Mondo XCO è composta da tante prove in altrettante località. Quanto contano l’esperienza e la gestione di ogni singolo dettaglio per essere sempre al top della condizione?
“L’impegno di Coppa del Mondo è davvero tosto. Gli spostamenti sono spossanti e poi bisogna tener conto che, oltre alla Coppa del Mondo, ci sono tanti altri appuntamenti nei quali bisogna fare bene. È chiaro che per riuscire a gestire al meglio tutte queste variabili e per cercare di essere sempre competitivi è necessaria una grande esperienza, che serve anche nella cura dei dettagli che, alla fine, fanno quella piccola differenza che può condurre a un grande risultato.”
C’è una prova di Coppa del Mondo che ti piace più delle altre? E magari una dove ti piacerebbe ottenere un ottimo risultato?
“Curiosamente il tracciato che mi è piaciuto di più è quello di Mont-Sainte-Anne in Québec, Canada. È curioso perché sono molto giovane e probabilmente quello di Mont-Sainte-Anne è il tracciato più storico del circuito della Coppa del Mondo. Questa attrazione è probabilmente legata al fatto che là i grandi bikers hanno ottenuto prestazioni memorabili nella storia della MTB. Gareggiare su quella pista è davvero uno spettacolo. Tuttavia, nonostante sia completamente diverso da Mont-Sainte-Anne, anche il tracciato di Petrópolis mi piace molto. Magari questo gradimento potrà essere di buon auspicio per la gara.
In squadra con te ci sono Giada Specia e Simone Avondetto? Com’è il vostro rapporto?
Aver più o meno la stessa età giova moltissimo: soprattutto prima della gara. Essere in sintonia ci consente sia di prendere molto sul serio il nostro impegno, sia di sdrammatizzare quando diventa necessario. Credo che nel team Wilier-Pirelli per la Coppa del Mondo regni davvero un ottimo clima, che è sempre il miglior viatico per le prestazioni. Sì, posso proprio dire che Giada, Simone e io siamo un bel gruppo.
La tecnica di guida nel XCO è fondamentale, quanto un mezzo come URTA SLR ti aiuta in questo caso?
Credo che URTA SLR sia il mezzo ideale per affrontare le nove prove di Coppa del Mondo, tenuto conto anche della diversità dei tracciati. Possiede sia una grande leggerezza che una spiccata reattività. Sono le qualità fondamentali per armonizzarsi con qualsiasi tracciato e devo dire che, fin dalla prima volta che ci sono salito, URTA SLR mi ha davvero colpito sotto questo punto di vista. Ma non si è trattato d’una prima impressione, perché poi, in pista, tutto è stato confermato.
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